da Primo Casalini, Monza
E' un romanzo piuttosto breve, che Federigo Tozzi completò nel 1913 e pubblicò nel 1919. Tre temi trattati in modo esemplare e in una lingua asciuttissima: il rapporto aspro fra possidenti, contadini, mezzadri e braccianti, lo scontro di un padre rozzo e vitale con un figlio che si crea un suo mondo di fuga, l'amore di Pietro, il figlio, per Ghisola, la ragazza che diviene prostituta, e Pietro chiude gli occhi fino alle ultime righe del romanzo. Bello, fedele e visto da pochi il film di Francesca Archibugi (1994). Ghisola nel primo tempo è Alessia Fugardi, nel secondo è Deborah Caprioglio.
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05 marzo 2007
25 febbraio 2007
L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO
da Primo Casalini, Monza
Algernon. Why is it that at a bachelor’s establishment the servants invariably drink the champagne? I ask merely for information.
Lane. I attribute it to the superior quality of the wine, sir. I have often observed that in married households the champagne is rarely of a first-rate brand.
Algernon. Good heavens! Is marriage so demoralising as that?
Lane. I believe it is a very pleasant state, sir. I have had very little experience of it myself up to the present. I have only been married once. That was in consequence of a misunderstanding between myself and a young person.
E così via. La finezza di Oscar Wilde è tale che è impossibile ricordare le sue battute. Si riscoprono, incantati, ad ogni nuova lettura. Fatevi aiutare da una traduzione italiana, se non possedete perfettamente l'inglese. Certi giochi potrebbero sfuggire.
Algernon. Why is it that at a bachelor’s establishment the servants invariably drink the champagne? I ask merely for information.
Lane. I attribute it to the superior quality of the wine, sir. I have often observed that in married households the champagne is rarely of a first-rate brand.
Algernon. Good heavens! Is marriage so demoralising as that?
Lane. I believe it is a very pleasant state, sir. I have had very little experience of it myself up to the present. I have only been married once. That was in consequence of a misunderstanding between myself and a young person.
E così via. La finezza di Oscar Wilde è tale che è impossibile ricordare le sue battute. Si riscoprono, incantati, ad ogni nuova lettura. Fatevi aiutare da una traduzione italiana, se non possedete perfettamente l'inglese. Certi giochi potrebbero sfuggire.
20 febbraio 2007
DIETRO L'IMMAGINE
da Primo Casalini, Monza
Nella drammatica lotta - c'erano tanti soldi in ballo - fra Bernard Berenson, Roberto Longhi e Federico Zeri, io tifo per Zeri, un irregolare tagliato fuori dalla carriera accademica. Gli toccò andare a fare i cataloghi dei grandi musei USA. "Dietro l'immagine" raccoglie cinque sue splendide conferenze e lo consiglio a tutti, specie a chi d'arte sa poco, Zeri è un genio che sa far capire senza diventare un divulgatore. Fantasia, creatività, competenza in azione: una meraviglia.
Nella drammatica lotta - c'erano tanti soldi in ballo - fra Bernard Berenson, Roberto Longhi e Federico Zeri, io tifo per Zeri, un irregolare tagliato fuori dalla carriera accademica. Gli toccò andare a fare i cataloghi dei grandi musei USA. "Dietro l'immagine" raccoglie cinque sue splendide conferenze e lo consiglio a tutti, specie a chi d'arte sa poco, Zeri è un genio che sa far capire senza diventare un divulgatore. Fantasia, creatività, competenza in azione: una meraviglia.
09 febbraio 2007
DISEGNARE CON LA PARTE DESTRA DEL CERVELLO
da Primo Casalini, Monza
Perché una piccola minoranza di persone sa disegnare mentre la gran parte disegnare non sa? Questa fu la prima domanda che si pose Betty Edwards, scrivendo il suo Drawing on the Right Side of the brain. Si può fare in modo che chi non sa disegnare riesca invece a farlo? Questa è la seconda domanda a cui rispose. Il suo metodo funziona, l'ho messo in pratica per alcuni anni e mi ha insegnato molte cose, riguardanti non solo il disegno. Si basa sulla specializzazione dei due emisferi cerebrali: ad esempio, se disegniamo non parliamo, se parliamo non disegniamo. Oltretutto, il suo bel libro contiene diverse illustrazioni appropriate e coinvolgenti (Longanesi Editore).
Perché una piccola minoranza di persone sa disegnare mentre la gran parte disegnare non sa? Questa fu la prima domanda che si pose Betty Edwards, scrivendo il suo Drawing on the Right Side of the brain. Si può fare in modo che chi non sa disegnare riesca invece a farlo? Questa è la seconda domanda a cui rispose. Il suo metodo funziona, l'ho messo in pratica per alcuni anni e mi ha insegnato molte cose, riguardanti non solo il disegno. Si basa sulla specializzazione dei due emisferi cerebrali: ad esempio, se disegniamo non parliamo, se parliamo non disegniamo. Oltretutto, il suo bel libro contiene diverse illustrazioni appropriate e coinvolgenti (Longanesi Editore).
06 febbraio 2007
SCRIVERE ZEN
da Primo Casalini, Monza
L'autrice è Natalie Goldberg, il titolo e il sottotitolo inglesi sono più belli: Writing Down The Bones - Freeing The Writer Within.
Robert Pirsig dice di Natalie: "The secret of creativity, Natalie Goldberg makes clear, is to subtract rules for writing, not add them... Proof that she knows what she's talking about is abundant in her own sentences. They flow with speed and grace and accuracy and simplicity..."
Quello di Natalie non è un manuale di scrittura creativa, è un libro che mostra e dimostra che il vero scopo dello scrivere è... scrivere. Come il fine della vita non è altro che la vita stessa.
L'autrice è Natalie Goldberg, il titolo e il sottotitolo inglesi sono più belli: Writing Down The Bones - Freeing The Writer Within.
Robert Pirsig dice di Natalie: "The secret of creativity, Natalie Goldberg makes clear, is to subtract rules for writing, not add them... Proof that she knows what she's talking about is abundant in her own sentences. They flow with speed and grace and accuracy and simplicity..."
Quello di Natalie non è un manuale di scrittura creativa, è un libro che mostra e dimostra che il vero scopo dello scrivere è... scrivere. Come il fine della vita non è altro che la vita stessa.
03 febbraio 2007
LE GRAND MEAULNES
da Primo Casalini, Monza
"Et déjà je l’imaginais, la nuit, enveloppant sa fille dans un manteau, et partant avec elle pour de nouvelles aventures".
E' l'unico libro di Alain-Fournier, che lo pubblicò nel 1913, a 27 anni, sfiorando il premio Goncourt. Un anno dopo scomparve nella prima guerra mondiale.
Fiabesco e quotidiano, vive l'evasione amorosa e avventurosa mantenendo intatte le radici fra Cher e Sologne, nella Francia profonda. Leggendo Alain-Fournier, riviviamo nel nostro qui e ora l'età fra infanzia e adolescenza, che chissà perché abbiamo nascosto così a lungo. Si sta meglio, dopo.
"Et déjà je l’imaginais, la nuit, enveloppant sa fille dans un manteau, et partant avec elle pour de nouvelles aventures".
E' l'unico libro di Alain-Fournier, che lo pubblicò nel 1913, a 27 anni, sfiorando il premio Goncourt. Un anno dopo scomparve nella prima guerra mondiale.
Fiabesco e quotidiano, vive l'evasione amorosa e avventurosa mantenendo intatte le radici fra Cher e Sologne, nella Francia profonda. Leggendo Alain-Fournier, riviviamo nel nostro qui e ora l'età fra infanzia e adolescenza, che chissà perché abbiamo nascosto così a lungo. Si sta meglio, dopo.
01 febbraio 2007
L'INVENZIONE DI MOREL
da Primo Casalini, Monza
L'Invenzione di Morel (1941) di Adolfo Bioy Casares ha una introduzione di Borges, che così scrive: "Adolfo Bioy Casares... dispiega un'Odissea di prodigi che non sembrano ammettere altra chiave che l'allucinzione o il simbolo, e pienamente li decifra mediante un singolo postulato fantastico ma non soprannaturale".
...
"Ho discusso con l'autore i particolari della sua trama, l'ho riletta; non mi sembra una precisione o un'iperbole qualificarla di perfetta".
Nel 1974 il regista Emidio Greco trasse un film (buono) da questo libro. Il film lo videro in pochi per ragioni di distribuzione; gli interpreti principali furono Giulio Brogi e Anna Karina, affascinante Faustine. (...)
L'Invenzione di Morel (1941) di Adolfo Bioy Casares ha una introduzione di Borges, che così scrive: "Adolfo Bioy Casares... dispiega un'Odissea di prodigi che non sembrano ammettere altra chiave che l'allucinzione o il simbolo, e pienamente li decifra mediante un singolo postulato fantastico ma non soprannaturale".
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"Ho discusso con l'autore i particolari della sua trama, l'ho riletta; non mi sembra una precisione o un'iperbole qualificarla di perfetta".
Nel 1974 il regista Emidio Greco trasse un film (buono) da questo libro. Il film lo videro in pochi per ragioni di distribuzione; gli interpreti principali furono Giulio Brogi e Anna Karina, affascinante Faustine. (...)
30 gennaio 2007
ZAZIE DANS LE METRO
da Primo Casalini, Monza
" Vous en avez du culot. Flagrant délit. Cette petite faisait le tapin au marché aux puces. J'espère au moins che vous la vendez pas aux Arabes".
...
"Seulement aux Français et aux touristes fortunés?"
E' intraducibile, Zazie di Raymond Queneau. Chi non sa il francese, compri la traduzione di Franco Fortini e il testo originale Livre de Poche. Soldi ben spesi, imparerà il francese - e che francese! - divertendosi come non si è mai divertito.
" Vous en avez du culot. Flagrant délit. Cette petite faisait le tapin au marché aux puces. J'espère au moins che vous la vendez pas aux Arabes".
...
"Seulement aux Français et aux touristes fortunés?"
E' intraducibile, Zazie di Raymond Queneau. Chi non sa il francese, compri la traduzione di Franco Fortini e il testo originale Livre de Poche. Soldi ben spesi, imparerà il francese - e che francese! - divertendosi come non si è mai divertito.
28 gennaio 2007
L'ADALGISA
da Primo Casalini, Monza
I critici litigano se di Gadda sia meglio il Pasticciaccio o la Cognizione, io, lettore appassionato e reverente, scelgo L'Adalgisa. Qui Gadda dimentica quasi sempre le sue paturnie, tanto più tragiche quanto più ingiustificate e perciò scrive rendendo assolutamente felici i lettori, fra Quando il Gerolamo ha smesso, Un concerto di centoventi professori e L'Adalgisa che gli ha dato il titolo. C'è un sito bellissimo su Gadda, è gestito ad Edimburgo (!), non in Brianza, questo la dice molto lunga. Non spaventatevi, è quasi tutto in italiano e ci sono molti testi. Chi non lo trova me lo chieda.
I critici litigano se di Gadda sia meglio il Pasticciaccio o la Cognizione, io, lettore appassionato e reverente, scelgo L'Adalgisa. Qui Gadda dimentica quasi sempre le sue paturnie, tanto più tragiche quanto più ingiustificate e perciò scrive rendendo assolutamente felici i lettori, fra Quando il Gerolamo ha smesso, Un concerto di centoventi professori e L'Adalgisa che gli ha dato il titolo. C'è un sito bellissimo su Gadda, è gestito ad Edimburgo (!), non in Brianza, questo la dice molto lunga. Non spaventatevi, è quasi tutto in italiano e ci sono molti testi. Chi non lo trova me lo chieda.
26 gennaio 2007
MIMESIS
da Primo Casalini, Monza
Non leggo saggi, leggo romanzi. Ma le chiavi di lettura me le ha fornite un saggio di 600 pagine: "Mimesis" di Erich Auerbach, scritto ad Instanbul durante la seconda guerra mondiale. Venti capitoli molto densi - ma Auerbach è leggibilissimo - dedicati ognuno ad un autore: da Omero a Virginia Woolf, attraversando Dante, Shakespeare, Cervantes, Stendhal, Balzac etc. Per ogni autore prende un brano breve, meno di una pagina, e lo analizza frase per frase, parola per parola. Dimostra che la forza della rappresentazione nasce dall'incontro dei livelli: il basso, il medio, il sublime, come avviene in Dante, di cui Auerbach è stato un profondo studioso. (...)
Non leggo saggi, leggo romanzi. Ma le chiavi di lettura me le ha fornite un saggio di 600 pagine: "Mimesis" di Erich Auerbach, scritto ad Instanbul durante la seconda guerra mondiale. Venti capitoli molto densi - ma Auerbach è leggibilissimo - dedicati ognuno ad un autore: da Omero a Virginia Woolf, attraversando Dante, Shakespeare, Cervantes, Stendhal, Balzac etc. Per ogni autore prende un brano breve, meno di una pagina, e lo analizza frase per frase, parola per parola. Dimostra che la forza della rappresentazione nasce dall'incontro dei livelli: il basso, il medio, il sublime, come avviene in Dante, di cui Auerbach è stato un profondo studioso. (...)
23 gennaio 2007
LE RELAZIONI PERICOLOSE
da Primo Casalini, Monza
Ho riletto per la quarta volta, finalmente adagio, "Le relazioni pericolose" di Laclos. L'anno prossimo lo rileggerò per la quinta volta, in francese, così andrò ancora più adagio. Laclos lo scrisse attorno al 1780 - nei salotti cicisbei si avvertiva già qualche spiffero di rivoluzione - e tratta l'amore con una lucente verità che scavalca due secoli, sia gli enfiati romantici e i realisti sgonfi dell'Ottocento sia gli avanguardisti fatti accademici - come i sessantottini berlusconiani - e i tristi contagiosissimi del Novecento. I grandi personaggi non sono solo Valmont e la Meurteil, ma anche la Tourvel - sublime e terrestre - e la Volanges, strepitosa bambinaccia. Se qualcuno li incontra, ce li porti qui nel blog, che li ascolteremo incantati.
Ho riletto per la quarta volta, finalmente adagio, "Le relazioni pericolose" di Laclos. L'anno prossimo lo rileggerò per la quinta volta, in francese, così andrò ancora più adagio. Laclos lo scrisse attorno al 1780 - nei salotti cicisbei si avvertiva già qualche spiffero di rivoluzione - e tratta l'amore con una lucente verità che scavalca due secoli, sia gli enfiati romantici e i realisti sgonfi dell'Ottocento sia gli avanguardisti fatti accademici - come i sessantottini berlusconiani - e i tristi contagiosissimi del Novecento. I grandi personaggi non sono solo Valmont e la Meurteil, ma anche la Tourvel - sublime e terrestre - e la Volanges, strepitosa bambinaccia. Se qualcuno li incontra, ce li porti qui nel blog, che li ascolteremo incantati.
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