23 gennaio 2007

LE RELAZIONI PERICOLOSE

da Primo Casalini, Monza

Ho riletto per la quarta volta, finalmente adagio, "Le relazioni pericolose" di Laclos. L'anno prossimo lo rileggerò per la quinta volta, in francese, così andrò ancora più adagio. Laclos lo scrisse attorno al 1780 - nei salotti cicisbei si avvertiva già qualche spiffero di rivoluzione - e tratta l'amore con una lucente verità che scavalca due secoli, sia gli enfiati romantici e i realisti sgonfi dell'Ottocento sia gli avanguardisti fatti accademici - come i sessantottini berlusconiani - e i tristi contagiosissimi del Novecento. I grandi personaggi non sono solo Valmont e la Meurteil, ma anche la Tourvel - sublime e terrestre - e la Volanges, strepitosa bambinaccia. Se qualcuno li incontra, ce li porti qui nel blog, che li ascolteremo incantati.

2 commenti:

Isabella Guarini ha detto...

Ai giorni nostri sarebbe impossibie per un uomo esperto dell'arte militare e politica come Laclos essere anche scrittore non solo, ma anche cantore dei costumi corrotti dell'alta società. Oggi gli scrittori sono tali per professione e nessun può osare scrivere al di fuori della corporazione.Bisognerebbe liberalizzare anche questo!

Solimano ha detto...

Hai ragione... però c'è qualche felice eccezione, Franco Cordero, ad esempio, che scrive in modo eccelso (al di là di quel che si possa pensare del suo atteggiamento poltico). E' un insigne docente a Giurisprudenza. Il problema è proprio di corporazione: stanno tutti lì a invigilare l'uno sull'altro, pronti alla gomitata nei fianchi e sono tutti timorosi, quindi non creativi.
L'unica cosa da fare è che ci mettiamo a scrivere noi...

Primo Casalini