09 febbraio 2007

DISEGNARE CON LA PARTE DESTRA DEL CERVELLO

da Primo Casalini, Monza

Perché una piccola minoranza di persone sa disegnare mentre la gran parte disegnare non sa? Questa fu la prima domanda che si pose Betty Edwards, scrivendo il suo Drawing on the Right Side of the brain. Si può fare in modo che chi non sa disegnare riesca invece a farlo? Questa è la seconda domanda a cui rispose. Il suo metodo funziona, l'ho messo in pratica per alcuni anni e mi ha insegnato molte cose, riguardanti non solo il disegno. Si basa sulla specializzazione dei due emisferi cerebrali: ad esempio, se disegniamo non parliamo, se parliamo non disegniamo. Oltretutto, il suo bel libro contiene diverse illustrazioni appropriate e coinvolgenti (Longanesi Editore).

3 commenti:

Isabella Guarini ha detto...

Caro Casalini, ancora non sono riuscita a trovare Disegnare con la parte destra del cervello. L'argomento mi interessa moltissimo e mi auguro di trovarlo. Su "Casa",Corriere della Sera del 03/03/07, è stata pubblicata una installazione di Giuliano Mauri nel Parco di Monza. Si tratta di "voliere per umani", destinate a deteriorarsi essendo costruite con materiali naturali. Vorrei conoscere il tuo pensiero nel merito.Isabella Guarini

Solimano ha detto...

La vita è curiosa! Proprio oggi pomeriggio ho ultimato la Novelletta degli Odori titolata "L'astuccio" in cui fra l'altro parlo del libro della Edwards e della influenza che ha avuto su di me. Sarà inserita credo domani sera in Stile libero, la pagina prepolitica di Ulivo Selvatico in cui scrivo ogni giorno o quasi col mio nickname di Solimano. Ci arrivi facilmento con Google. Riguardo alla "Voliera per umani" sono diviso, come divisa è tutta Monza. Però in fondo mi piace una cosa: che mi richiami alla mente in grande quei meravigliosi cesti di vimini che si facevano a mano. Con un mio amico sono andato a vederla e in mezzo a un prato secondario del Parco di Monza fa la sua figura. Un altro mio amico (Franco Isman, che è il webmaster di Arengario) ha fatto una critica a mio avviso forte: non sono curati come dovrebbero i legami - non in legno - fra le varie parti, lui lo sente come una stonatura. C'è anche un Bel Momento dedicato ad una prodezza del genere: "La cattedrale di Borgo Valsugana", è stato scritto proprio da Franco Isman. C'è da notare che Faglia, sindaco di Monza, è architetto figlio di architetti, e quarda a queste imprese con occhio di riguardo.
Buona serata, Isabella.

Primo Casalini

Isabella Guarini ha detto...

Le voliere di Mauri m'interesseno perché sono la riprova della caducità dell'arte contemporanea. I legami dei rami sono fatti proprio con la consapevolezza che si deterireranno alle intemperie, dopo un certo numeri di anni. Ci vorrebbe una telecamenra per registrare le modificazioni formali delle voliere. Non sono prevedibili i punti che cederanno per primi, facendo assumere alle superfici curve andamenti inimmaginabili, mentre ora sono più riconoscibili dal punto di vista geometrico. Saluti, Isabella Gaurini