da Pier Franco Schiavone
Turigliatto mi ha fatto tornare in mente questo racconto di Melville. Bartleby, assunto in uno studio legale, si rifiuta di fare qualunque cosa gli sia ordinata, a parte copiare documenti, lui risponde sempre: preferirei di no. Sii ragionevole, gli diranno, ma lui risponderà: preferirei non essere ragionevole. Bartleby smetterà anche di copiare. Verrà allontanato dal suo posto di lavoro, di cui aveva fatto la sua casa, e costretto in carcere. Non mangerà più: preferirei di no, continuerà a ripetere. Si lascerà morire Bartleby, ma non arretrerà di un millimetro. La similitudine con Turigliatto termina qui, perché Bartleby, nonostante l’irritazione che provoca all’inizio su chiunque legga il libro, alla fine suscita compassione e solidarietà.
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