da Dario Fonzo, Napoli
L'opera più complessa di uno scrittore complesso. Un grido di dolore sussurato con la delicatezza di cui è capace un animo gentile. Con questo romanzo, Pier Vittorio Tondelli getta la maschera del libertino impenitente, per mostrare l'umanità profonda di un uomo ferito.
Ho amato i suoi scritti che mi hanno incontrato nell'età della formazione quanto quelli di Dostoevskij e Bukowski e li riprendo, ogni tanto, a piccole dosi, per coccolarmi l'anima.
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