da Federica Pirrone, Milano
L'io narrante è l'io narrato, la voce di un uomo vittima del suo ottundimento emozionale, che gli fa credere di vivere un'esistenza parallela alla realtà, sulla quale cammina senza lasciare impronte. Ho sempre considerato l'esistenzialismo un grande alibi, e infatti considero quest'opera di Camus una metafora, l'eterna metafora sociale dell'indifferenza contemplativa con cui spesso rimaniamo spettatori delle realtà desolanti che noi stessi produciamo.
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