da Vincenzo Rocchino, Genova
Di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura nel 1926.
In questo romanzo, che ho divorato nella mia primissima adolescenza, l'Autrice muta il paesaggio sardo in paesaggio biblico e diventa un racconto inquietante che ti prende sin dalle prime pagine. La descrizione dei paesaggi mi colpi tanto che, in seguito, ho voluto conoscere la Sardegna.
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