da Marco Riccini
Non il miglior libro di Emilio Lussu, ma il primo, e quello che ho letto ieri. Racconta l'opposizione di pochissimi al fascismo, negli anni Venti; la relegazione di quei pochi in isole oggi note per altro; la fuga da Lipari di quattro di loro, fra cui il protagonista scrivente, in motoscafo, il 27 luglio ‘29, in barba ai guardacoste. L'arma più efficace di Lussu, più ancora del fucile col quale aveva accoppato un fascista durante un assalto al suo studio di Cagliari, è l'ironia. E una scrittura nervosa e breve, di chi non ha troppo tempo da perdere, deve fare, e se vuoi sapere com’è andata, ecco qui.
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